La vendemmia si avvicina
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Sono ormai pochi i giorni che mancano al momento più importante in un' azienda agricola che coltiva uve Moscato Bianco di Canelli: la vendemmia. Circa 90 sono i giorni che si calcolano dalla fioritura dei grappoli per decretare a spanne la giusta data di raccolta. Indicativamente l' ultima settimana di agosto partirà la gran parte delle aziende, con molta probabilità, chi vinifica tarderà fino alla prima settimana di settembre per spuntare quel pò di maturazione in più che non guasta anzi: il moscato è un vino e come tale va fatto buono, non va fatto presto per forza. Questa è un pò una pecca del nostro mondo: una volta decisa la data di partenza, quando si raggiungono i parametri minimi legali inizia il conto alla rovescia e chi può inizia anche 1 o 2 giorni prima. Noi preferiamo aspettare che i valori siano a livelli ottimali e non minimi, per poter ottenere il meglio dalle nostre uve. Questo comporta anche un rischio: essendo sotto il cielo, una grandinata in questi giorni sarebbe disastrosa perchè gli acini belli gonfi, si romperebbero e marcirebbero subito compromettendo il raccolto molto più di una grandinata primaverile, quindi più si aspetta, più si rischia. Che dire dell' annata 2020? Per scaramanzia non facciamo mai troppe previsioni, perchè i conti si fanno quando l' uva è in cantina ma per ora l' annata è stata ottima. Una giusta quantità di acqua è scesa con la pioggia, la quantità è molto buona, la qualità al momento sembra ottima, la sanità delle uve è davvero alta. Nemmeno a farlo apposta mentre sto scrivendo, sta arrivando un bel temporale: incrociamo le dita! Eh si, in campagna quando si sentono i primi tuoni, si guarda subito al cielo sperando che non capiti nulla e che sia solo pioggia, altrimenti vedremmo 1 anno di lavoro sparire in meno di 5 minuti e quest' anno abbiamo già scampato 3 belle grandinate, anzi 2 perchè una ci ha colpito ma senza recare danno. Quando si avvicina la vendemmia cambia il mondo in Langa. Il clima diventa più mite, le giornate più corte, le strade via via più frenetiche e profumate di Moscato. La data che di solito caratterizza la vendemmia ed anche i primi cambiamenti verso l' autunno è il concerto dei Nomadi a Castagnole delle Lanze. In quella data si possono ormai tirare le somme dell' annata agricola ma anche di quella turistica avendo noi un agriturismo. La stagione turistica non è ancora finita, mancano all' appello ancora settembre, ottobre e parte di novembre poi la Langa del turismo va a riposo insieme ai vigneti per poi risvegliarsi in primavera. Ma i mesi più frenetici sono quelli da maggio ad agosto. Al contrario della vigna qui invece possiamo iniziare a tirare qualche somma, seppur l' annata sia stata molto più corta a causa del Covid-19. I presupposti di partenza non solo non erano buoni ma non vi nascondo che non sapevamo nemmeno se ripartire o cessare questa parte di attività. La paura e lo sconforto erano tanti, le perdite economiche ingenti come per tutte le attività ma la voglia di fare e di non darsi per vinti hanno prevalso ed eccoci qui. E' stata la scelta giusta? Al momento sicuramente si. Dopo una partenza a rilento ora il lavoro non solo non manca ma siamo stati sold out per i mesi di luglio e agosto. Sono cambiati i ritmi, è cambiata la clientela passando da un 70% stranieri-30% italiani ad un 100% di italiani. E' cambiato il modo di lavorare a causa delle restrizioni varie, è cambiato molto il potere d' acquisto, il periodo di permanenza ma abbiamo comunque riempito la nostra struttura. Timidamente stanno aumentando le prenotazioni degli stranieri, sperando visti gli ultimi accadimenti, che non si ritorni ad un altro lockdown o quantomeno se proprio deve arrivare, che ci lasci almeno terminare la stagione, in termini di sacrifici il nostro settore ha già dato molto più di altri. Abbiamo anche accantonato la ristorazione, passione e lavoro che coltivo insieme al resto da 17 anni. Ripeto la domanda: abbiamo fatto bene? Sicuramente si. Il lavoro è sempre di più, le persone a lavorare sempre meno e non si può fare tutto. Abbiamo dovuto scegliere, era una cosa che avremmo fatto gradualmente, le restrizioni Covid ci hanno spinto a farlo di punto in bianco. Continuiamo però a pieno ritmo con le visite e degustazioni dei nostri vini e attendiamo tempi migliori per poter organizzare di tanto in tanto qualche evento in tranquillità. Questo ci ha permesso di iniziare a collaborare maggiormente con i locali della zona, sopratutto quelli che sono nostri clienti e che hanno i nostri vini in carta. E' giusto aiutarsi a vicenda specie nei piccoli paesini di provincia e creare cosi una piccola economia locale che permette al turista di spaziare sul territorio. Ah tra l' altro è arrivato il temporale e ha iniziato a piovere piuttosto forte...speriamo in bene. Che altro dire? Questa è sicuramente stato l' anno più difficile per l' agriturismo tra restrizioni, perdite economiche, mascherine, distanziamenti, aiuti di marzo arrivati a fine luglio, sconforto ecc... In campagna abbiamo visto di peggio, ad esempio con grandinate che hanno colpito i vigneti con danni del 94% in certe vigne. Ma i langhetti si sa, non si lasciano mai abbattere e ricominciano sempre a testa alta. Sperando in un futuro senza altri lockdown e che permetta a tutti, non solo a noi una buona ripresa, anche se al momento siamo contenti di esserci rialzati bene. Vi saluto col rumore della poggia che batte sul cortile, lavando la calura estiva di questi giorni. Cin Cin
Simone Cerruti